News
25 Settembre 2020

Lvmh-Tiffany, il processo partirà nel 2021

Sullo sfondo i rapporti tra Arnault e l’Eliseo

Nella controversia Lvmh-Tiffany, un’udienza del Tribunale del Delaware ha accordato al colosso delle gioiellerie americano un processo veloce. L'inizio è stato fissato per il 5 gennaio 2021 ma il giudice ha anche suggerito alle due parti di riprendere il dialogo. Il punto di rottura che poi ha portato alla violenta battaglia giudiziaria sono le mancate nozze tra i due gruppi. Due settimane fa Lvmh ha utilizzato una lettera spedita direttamente dal governo francese per stralciare l’offerta d’acquisto fatta a Tiffany in epoca pre-Covid. La missiva, firmata dal ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian, non è pubblica e ha fatto sfumare un accordo da 16,2 miliardi di dollari. Il 31 agosto a Lvmh viene recapitato un documento in cui si chiede di differire il closing dell'operazione oltre il 6 gennaio 2021 in risposta alla minaccia Usa di nuovi dazi doganali sul made in France. L'operazione così si blocca. In realtà secondo Bloomberg, la lettera sarebbe stata sollecitata dallo stesso Bernard Arnault che già a luglio avrebbe contattato il governo per avere un documento che lo aiutasse ad archiviare l’intesa. Prima si sarebbe rivolto al ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, poi è entrato in campo Le Drian. Lvmh intanto liquida queste indiscrezioni come infondate e malevole. La lettera sarà sicuramente al centro del processo presso la Corte di Chancery che partirà a gennaio ma i punti di attacco sono anche altri e Tiffany accusa Lmvh di aver volutamente ritardato la procedura antitrust. Dal canto suo il gruppo transalpino dice di avere esaminato l'attuale situazione economica e finanziaria di Tiffany giudicando i risultati del primo semestre e l'outlook per l'anno molto deludenti e significativamente inferiori a quelli dei brand paragonabili già posseduti. Alla luce di numeri del genere, Lvmh sarebbe chiamata a dovere gestire la crisi e la cattiva gestione del management e del cda di Tiffany. Per questo motivo, secondo Lvmh, non sono rispettate le condizioni necessarie previste dall'accordo di acquisizione.

Categoria
  • Tax&Legal
  • Real Estate
  • Eltif
  • Ipo
  • Infrastrutture
  • Corporate Venture Capital
  • Npl
  • Spac
  • News
  • Business Angels
  • M&A
  • Private debt
  • Private equity
  • Venture capital
  • Crowdfunding
  • Eventi
  • PIR
  • Startup
  • Studi e approfondimenti
  • Turnaround
  • Fintech
  • Nomine e cambi di poltrona

Iscriviti a Private Capital Today

Logo AIFI

Sede
Via Pietro Mascagni 7
20122 - Milano

Tel +39 02 7607531
Fax +39 02 76398044
info@aifi.it

C.F. 97047690157
Aut. Trib. Milano n.38 dell'8 febbraio 2016
Privacy Policy - Cookie Policy
Termini e Condizioni - Credits