La catena cinese di caffetterie Luckin Coffee ha fatto il suo debutto alla Borsa di New York e ha raccolto 561 milioni di dollari vendendo 33 milioni di azioni, tre milioni in più di quanto preventivato. E' più grande collocamento da parte di un'azienda cinese negli Stati Uniti per quest'anno. Fino a oggi in totale, le imprese cinesi hanno raccolto 619 milioni di dollari sul mercato statunitense dei capitali quest'anno, in netto ribasso rispetto ai 3,7 miliardi nello stesso periodo del 2017. A pesare sulle performance sono le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina degli ultimi mesi. Nel giorno del suo debutto, il titolo di Luckin ha aperto a 25 dollari, sopra il suo prezzo di ipo di 17 e in serata il guadagno oscillava attorno al 15%. La catena di caffetterie è stata fondata nell’ottobre del 2017, e in poco meno di due anni ha aperto 2.370 negozi in Cina e prevede di aprirne altri 2.500 quest'anno. Le risorse dell'ipo aiuteranno Luckin a realizzare il suo ambizioso piano di superare il numero di punti vendita di Starbucks in Cina entro l’anno. Nonostante l'ostentata concorrenza con il gruppo americano, le due catene hanno modelli di business diversi. Tra i principali sottoscrittori dell'Ipo ci sono: Crédit Suisse, Morgan Stanley, Cicc e Haitong International mentre in passato Luckin è stata finanziata da Gic (il fondo sovrano di Singapore), BlackRock e le società di investimento cinesi Centurium Capital e Joy Capital.