Dal 2016 la Finlandia ha impostato una road map che porterà il Paese scandinavo a una transizione verso l’economia circolare tramite un'azione coordinata in tutti i settori: dalla produzione alimentare ai trasporti, dalla logistica alla gestione delle foreste. La forza trainante del piano, che comprende 66 progetti tra pubblico e privato, è il Sitra, il fondo indipendente finlandese per l’innovazione. Il Corriere della Sera racconta la storia di questo veicolo, nato 52 anni fa partendo da una donazione di cento milioni di marchi finlandesi da parte del governo. La cifra all'epoca corrispondeva alla somma dei fatturati delle maggiori aziende del Paese, oggi il Sitra gestisce 800 milioni di euro, che investe in fondi di venture capital che scommettono su progetti definiti "trasformativi ad alto rischio". Per esempio sono stati stanziati 300 milioni di euro per un programma di bio circular economy che si occupa di studiare soluzioni di packaging più sostenibili; c'è poi il piano della città di Helsinki per diventare carbon neutral entro il 2035 (stesso anno scelto dalla Finlandia per diventare un Paese a zero emissioni); e ancora c'è lo studio del modello delle isole Aland basato sul fish farming a zero impatto. Il Sitra ha inoltre proposto un nuovo sistema di tassazione che sposterà i prelievi fiscali dal lavoro verso le aziende più inquinanti.