Il nuovo osservatorio della LIUC-Università Cattaneo è stato presentato durante la terza edizione della Private Capital Conference, evento annuale promosso da AIFI, PwC e Linklaters. Si chiana SCI –Sviluppo Capitali e Innovazione e vuole osservare la correlazione tra finanziamenti e potenziale innovativo di imprese oggetto di operazioni di Private Equity e Venture Capital. Il monitor vede la collaborazione dei team del Private Equity Monitor (PEM) e dell'Innovation Patent Index (IPI) della LIUC Business School per identificare il potenziale innovativo di imprese oggetto di operazioni di Private Equity e Venture Capital realizzate tra il 2013 e il 2018. I dati emersi dall’analisi saranno presentati nel corso della tavola rotonda “Innovazione come chiave di successo per la crescita del valore” moderata da Anna Gervasoni, Direttore Generale di AIFI, e commentati da alcuni big del Private Equity: Maurizio Tamagnini di FSI, Gabriele Cipparrone di Apax, Giorgio DePalma di CVC e Tommaso Paoli di Nuo Capital, protagonisti di alcune operazioni tra quelle analizzate. I ricercatori di SCI, con i responsabili del progetto Anna Gervasoni, professore Ordinario di Economia e Gestione delle imprese alla LIUC e Raffaella Manzini, Direttore della Scuola di Ingegneria Industriale della LIUC, hanno incrociato i dati di un campione di 294 aziende lombarde e riscontrato che il 27%delle aziende del campione è innovativa, in quanto depositaria dibrevetti, percentuale nettamente superiore alla media italiana pari al 5%, mentre il 44% del campione, ossia quasi la metà, è depositaria di un marchio. Nel caso dei brevetti sono i settori Manifatturiero e GDO a mostrare una maggiore capacità innovativa, ai quali si aggiunge l’ICT per quanto riguarda la registrazione di un marchio. In termini assoluti, sono le target delle operazioni di buy out che depositano più brevetti e più marchi.