Bluebell Capital Partners ha presentato una lista per il cda di Mediobanca al rinnovo il 28 ottobre. In questa impresa il fondo attivista sarebbe appoggiato da un private equity del Nord Europa, ovvero il fondo Novator Capital di Thor Bjorgolfsson, grazie al quale ha raggiunto la soglia minima del capitale (1%) necessaria a presentare una rosa di candidati. Si tratta della terza lista, oltre a quella depositata del cda uscente che concorre per la maggioranza dei posti e quella dal Comitato gestori, minoritaria e che rappresenta il mercato. Bjorgolfsson, ricorda Antonella Olivieri sul Sole24ORE, è un esponente della più ricca famiglia islandese, ex proprietario della seconda banca del Paese, Landsbanki, finita in dissesto con il default dell'Islanda del 2008. Oggi gestisce un family office molto attivo a Londra che all'attività di advisory ha aggiunto quella di attivista con un fondo neo-costituito. Bluebell ha una rosa di quattro nomi per il cda. I candidati sono William Note, ceo dell’asset management di Banque Syz dal 2019; Riccardo Pavoncelli, già a capo di Lazard Italia e dal 2010 portfolio manager di Black Rhino Capital; Elisabetta Oliveri, ex ad di Sirti e in passato a capo di Fabbri Vignola, che ha traghettato da società a conduzione famigliare a impresa partecipata dai fondi e Alessandra Garivati, con esperienze nel private equity e fondatrice della spac Life Care Capital. Bluebell potrebbe piazzare tutti e quattro i candidati solo se risultasse la più eletta, o due, se battesse la lista presentata da Assogestioni che a sua volta però non dovrebbe proporre un nome di riserva. Il fondo attivista punta a ottenere i voti dell’azionista principale, cioè la cassaforte lussemburghese Delfin di Leonardo Del Vecchio che non dovrebbe concorrere con proprie liste né nomi ma quest'adesione non sembra compatibile con gli impegni presi da Del Vecchio in sede di iter autorizzativo con la Banca centrale europea in qualità di investitore finanziario. La mossa di Bluebell arriva dopo la lettera che il fondo ha inviato a Piazzetta Cuccia in estate in cui chiedeva la dismissione della partecipazione in Generali e la distribuzione delle azioni tra i soci di Mediobanca a mo' di dividendo. Una proposta però inattuabile dato che la Bce, in emergenza Covid ha chiesto alle banche lo stop ai dividendi. Le principali richieste di Bluebell sono quattro: far crescere l'investment banking; rivedere i costi eccessivi e la struttura del capitale, dato che una parte consistente del patrimonio è investito in Generali; infine apportare miglioramenti alla governance che a ora privilegia i manager interni rispetto agli altri nella scelta dell'ad. Il programma riprende alcuni rilievi fatti dallo stesso Del Vecchio sei mesi fa.