Il principale regolatore antitrust dell'India, Cci, ha deciso di riesaminare l'accordo di Facebook per acquisire una quota del 9,9% in Jio Platforms, azienda in rapida crescita controllata dal conglomerato Reliance Industries. Facebook ha concordato ad aprile di iniettare 5,7 miliardi di dollari in Jio, dando il via a un'ondata di investimenti. L'azienda infatti nelle ultime otto settimane che ha chiuso accordi anche con i private equity Silver Lake, Vista Equity Partners e Kkr. La commissione indiana sospetta attività anticoncorrenziali e sta inoltre valutando l'opportunità di includere nuovi parametri nei suoi criteri di valutazione. Il presidente Ashok Kumar Gupta ha affermato che "forti effetti di rete, elevati ritorni di scala e accesso a una grande quantità di dati" potrebbero indurre le società digitali in pratiche scorrette. Jio è il principale operatore di telecomunicazioni indiano e ha accumulato oltre 388 milioni di abbonati in quattro anni. L'investimento darebbe al colosso social degli Stati Uniti un punto d'appoggio in uno dei mercati Internet in più rapida crescita al mondo che è già il suo maggiore bacino per numero di utenti. I primi segnali della collaborazione tra Jio e Facebook sono arrivati una settimana dopo la firma quando Jiomart, una joint venture di ecommerce tra Reliance Jio Platforms e Reliance Retail (la più grande catena di negozi al dettaglio in India), ha iniziato a consentire ai propri clienti di monitorare le spedizioni su WhatsApp. Lo scorso lunedì Facebook ha lanciato Whatsapp Pay in Brasile, il secondo mercato più grande del servizio di messaggistica istantanea dopo l'India, e ha affermato di volere portare presto il servizio di pagamento in altre nazioni. La Cci non ha dichiarato l'orizzonte temporale in cui prenderà la decisione ma secondo la legge locale, se la commissione non decide sull'accordo entro 210 giorni, si considera approvato. L'investimento di Facebook in Jio è il più grande di una serie di operazioni che hanno portato nel giro di poche settimane a una raccolta record di fondi, 13,7 miliardi di dollari. Risorse che aiuteranno Mukesh Ambani, il magnate più ricco dell'Asia, ad attuare il piano di riduzione del debito della sua azienda, Reliance Industries. Gli ultimi accordi in ordine di tempo sono stati siglati questa settimana con Tpg Capital e L Catterton che hanno fatto investimenti azionari rispettivamente per 598 milioni e 249 milioni di euro.