News
9 Settembre 2019

Le strade di Cnh e Iveco si separano

Entro il 2021 lo scorporo e la quotazione dei veicoli commerciali e dei motori

Cnh si fa in due con il piano Transform 2 Win (“Cambiare per vincere”), presentato a Wall Street in occasione del Capital Market Day. L'azienda ha deciso che a partire dal 2021 scinderà le proprie attività. Da una parte il comparto “off-Highway” che comprende i marchi agricoli, per le costruzioni e quelli per la difesa (Case Ih, New Holland agriculture, Steyr, Case, New Holland Construction, Astra, Magirus, Iveco defence Vehicles). I primi pesano per il 75% sui ricavi della divisione, seguono poi i prodotti per l'edilizia con il 19% e gli altri veicoli speciali infine per il 6%. Dall'altra una nuova società, denominata per ora “on-Highway”, con tutti i prodotti stradali: i camion Iveco e i motori Fpt Industrial in primis ma anche Iveco Bus e Heuliez bus. La nuova nata sarà poi quotata in Borsa a partire dal primo trimestre del 2021. Ma c'è di più nel nuovo piano industriale 2020-2024 dell'azienda che prevede anche il raddoppio dei profitti e dei dividendi a fine 2024, 13 miliardi di dollari di investimenti complessivi nei cinque anni del piano e una crescita annua  del fatturato complessivo dei due gruppi del 5%. Da tempo circolavano indiscrezioni sullo scorporo di Iveco dalla capogruppo o una eventuale vendita. Il gruppo da solo realizza un fatturato di 11 miliardi (sui 27,8 miliardi complessivi di Cnh del 2018) e il suo valore dovrebbe anche aumentare dopo l'operazione. Banca Akros parla di un incremento di valore delle azioni fino al 50% sul prezzo attuale, (arrivando a circa 13 euro), gli analisti di Equita invece hanno fissato un prezzo obiettivo di 12 euro. Lo spin- off poi porterà una riduzione dei costi operativi e un aumento delle efficienze attraverso ristrutturazioni per 450-500 milioni di dollari. Cnh è nata nel settembre 2013 quando Fiat Industrial decise di quotare in una società a parte le attività legate a macchine agricole e veicoli commerciali. L'azienda oggi è controllata al 26,89% da Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli, la quale anche dopo lo scorporo di Iveco manterrà il controllo sia su Cnhi sia sulla nuova società e continuerà ad essere l'azionista di riferimento di entrambe. L'operazione sarà completata solo dopo l'approvazione di un'assemblea straordinaria degli azionisti nella seconda metà del 2020.

Categoria
  • Tax&Legal
  • Real Estate
  • Eltif
  • Ipo
  • Infrastrutture
  • Corporate Venture Capital
  • Npl
  • Spac
  • News
  • Business Angels
  • M&A
  • Private debt
  • Private equity
  • Venture capital
  • Crowdfunding
  • Eventi
  • PIR
  • Startup
  • Studi e approfondimenti
  • Turnaround
  • Fintech
  • Nomine e cambi di poltrona

Iscriviti a Private Capital Today

Logo AIFI

Sede
Via Pietro Mascagni 7
20122 - Milano

Tel +39 02 7607531
Fax +39 02 76398044
info@aifi.it

C.F. 97047690157
Aut. Trib. Milano n.38 dell'8 febbraio 2016
Privacy Policy - Cookie Policy
Termini e Condizioni - Credits