La Ipo lanciata da Leonardo per Drs, società americana di elettronica della difesa è stata rinviata, con un mancato incasso stimato tra i 540 e i 683 milioni di dollari. Era prevista la vendita del 22% del capitale, fino al 25,3% con l’opzione green shoe, scrive Gianni Dragoni per Il Sole 24 Ore. L’operazione potrebbe essere riproposta entro fine anno o nei primi mesi del 2022, e il ritiro dell’Ipo è stato deciso il 23 marzo da Goldman Sachs, BofA e Jp Morgan, oltre che dall’advisor finanziario Mediobanca. Dopo la notizia il titolo in Borsa è stato penalizzato, chiudendo con un -6,1% e una capitalizzazione che si è ridotta di circa 260 milioni, ora intorno ai 4 miliardi. Leonardo ha commentato il ritiro dell’Ipo citando le condizioni avverse del mercato che non avrebbero consentito un’adeguata valutazione di Drs, mentre secondo autorevoli fonti finanziarie la domanda non sarebbe stata sufficiente ad assorbire i 31,9 milioni di azioni offerte nella fascia di prezzo proposta, tra 20 e 22 dollari. La debolezza della domanda sarebbe stata alimentata anche dalle recenti dichiarazioni di Joe Biden sul taglio alla spesa militare statunitense. Drs ha dichiarato lo scorso anno circa 2,8 miliardi di dollari di ricavi, con un utile operativo di 181 milioni e netto di 85 milioni, e 427 milioni di debiti finanziari netti.