La finlandese Kone e i private equity si stanno dando battaglia a colpi di offerte per accaparrarsi la divisione ascensori di Thyssenkrupp che potrebbe valere oltre 15 miliardi di euro. Se alla fine avesse la meglio un fondo, si tratterebbe del più grande deal di private equity in Europa in 13 anni. Il termine ultimo per inoltrare le offerte vincolanti per l'intera attività è la metà di febbraio. Intanto Thyssenkrupp avrebbe ridotto la shortlist dei candidati. In gara per l'acquisizione ci sono: Kone, affiancato da Cvc, che ha presentato un'offerta non vincolante di 17 miliardi di euro; la cordata composta dai private Advent International e Cinven Partners, insieme alla tedesca Rag Stiftung e all'Abu Dhabi Investment Authority; il consorzio di Carlyle e Blackstone con il Canada Pension Plan Investment Board e un terzo gruppo composto dalla canadese Brookfield e Temasek di Singapore. Secondo gli analisti la vendita a un private equity è l'opzione più semplice in quanto metterebbe l'operazione al riparo dai controlli del garante della concorrenza. Kone però ha pensato anche a questo: il competitor finlandese si farebbe carico di tutti i rischi antitrust, che verrebbero gestiti attraverso la cessione delle operazioni in Europa a Cvc, il fondo che lo affianca nella sua offerta. Thyssen sta rinunciando a una delle sue divisioni più redditizie ma il gruppo tedesco è alle prese con una difficile ristrutturazione e secondo rumors thystarebbe per mettere in vendita anche un’altra divisione: Plant Technology, che si occupa della costruzione di impianti per la produzione di cemento, fertilizzanti e specialità chimiche con ricavi per 2,9 miliardi di dollari. L'asta potrebbe partire già a febbraio.