Continua la vendita di una quota di minoranza significativa di Directv da parte di At&t, grande gruppo tlc americano partecipato dal fondo Elliott. Le offerte finali sono attese all'inizio di dicembre e sebbene non sia stata fatta una stima precisa dell'asset Directv, l'accordo potrebbe valutarlo meno di 15 miliardi di dollari compreso il debito. La compagnia telefonica statunitense l'acquisì nel 2015 per 49 miliardi ma la situazione dell'azienda si è evoluta in negativo e negli ultimi due anni sette milioni di abbonati sono andati persi. Così è iniziata la ricerca di un nuovo compratore. Le offerte finali sono attese per dicembre e in corsa ci sarebbero alcuni private equity tra cui Apollo. La vendita riguarda non solo la pay-tv (ad eccezione l'attività latinoamericana), ma anche At&t Now e U-Verse. Secondo i rumors, dopo la cessione, At&t dovrebbe continuare a mantenere la maggioranza del gruppo e detenere la proprietà delle infrastrutture di U-verse, inclusi impianti e fibra. L'accordo però potrebbe includere anche dal 30% al 49% delle attività di distribuzione di pay tv. Dopo le tante acquisizioni degli ultimi anni (compresa quella di Time Warner) At&t è zavorrato da un debito netto che oggi è di circa 149 miliardi di dollari, in calo rispetto ai circa 180 miliardi del 2018. Così è concentrato sulla ricerca di opportunità per monetizzazione le risorse non essenziali. Proprio la scorsa settimana il gruppo ha dichiarato di aver concluso la vendita delle operazioni wireless e cablate a Porto Rico e nelle Isole Vergini americane a Liberty Latin America per 1,95 miliardi di dollari.