Intel è pronta per una nuova transizione strategica e da azienda produttrice di personal computer punta a diventare una data company. La corporation statunitense non è nuova ai cambi di indirizzo. Nata nel 1968 in California dall’unione di intenti tra Robert Noyce, uno dei padri dei circuiti integrati, e Gordon Moore, esperto informatico di allora, l'azienda mosse i primi passi producendo memorie. A 50 anni di distanza Intel oggi è alle prese con una nuova virata hitech. La svolta è iniziata qualche anno fa, quando Intel ha iniziato a crescere fuori dalle tradizionali attività di pc e server, e oggi continua a coglietr nuove opportunità e approfondimenti nei settori 5G, cloud e intelligenza artificiale. La strategia ruota attorno ai big data e alle tecnologie in grado di liberare il loro potenziale inespresso. Attraverso l'interazione con le tecnologie gli utenti infatti producono una grande mole di dati digitali per esempio mandando una email, consultando una pagina web o anche adottando un dispositivo di domotica in casa. Questi possono essere sfruttati ma prima vanno trasformati in informazioni utili e questo può avvenire solo dopo averli raccolti, trasferiti e infine elaborati. Attività che richiedono mix di conservazione, connettività e calcolo attraverso server, reti e computer, dispositivi che Intel sta provando a rendere sempre più intelligenti con la ricerca e sviluppo. Per esempio l'azienda ha realizzato il primo cip neuromorfico, costruito cioè secondo le strutture neurali del cervello; ha creato una famiglia di processori proprio dedicati alle applicazioni di intelligenza artificiale e da anni collabora con Cineca, il principale centro italiano di super calcolo. Per quel che riguarda la guida autonoma nel 2016 la società ha acquisito la startup israelina Mobileye e attualmente sta collaborando con il comune di Torino per il progetto Smart Road mentre sul fronte del cloud Intel sta lavorando con Aruba nella progettazione di un data center. Anche in futuro ci sarà spazio per i computer in Intel. Anche questi però cambieranno grazie ai dati. Il business seguirà una nuova logica, verranno creati pc diversi in base ai bisogni del fruitore con progressive capacità computazionali e funzioni.