Investitrice, imprenditrice, mentor per startupper e professoressa alla Stanford University. Marta Zanchi, classe 1981, oggi è una venture capitalist affermata - segnalata anche nel 2016 dal Silicon Valley Business Journal tra i 'Silicon Valley 40 Under 40' - ma il suo percorso parte dall'Italia, da Bergamo per la precisione e da una lezione di fisica in cui capì di voler mettere la tecnologia a disposizione della medicina e delle persone. Così dopo una laurea in Ingegneria biomedica ed elettronica al Politecnico di Milano parte per gli Stati Uniti alla volta di Stanford University dove passerà 12 anni prima come dottoranda poi come membro della facoltà e direttrice del corso di Biodesign in Digital Health. Dall'ingegneria i suoi sforzi passano all'intero processo dell'innovazione tecnologica sanitaria e iniziano le prime attività imprenditoriali. Subito dopo gli studi infatti fonda la sua startup, una società di consulenza in medical innovation, Medinnovo, e all'insegnamento affianca l'attività di consulente e “equity partner” per un fondo di venture capital della Silicon Valley. Tra il 2012 e il 2014 Zanchi ricopre anche il ruolo di amministratore delegato di Renovorx, contribuendo al passaggio dell'azienda dalla fase concettuale alla sperimentazione clinica. Alla guida dell'azienda l'imprenditrice ha concorso a raccogliere quasi due milioni di dollari in due round di finanziamento. Gli anni passati a Stanford come docente, racconta, le hanno insegnato a usare un approccio da mentor nella sua carriera di venture capitalist: una figura di supporto in grado di aiutare l’imprenditore a tracciare una direzione per il business che sta nascendo. Occupandosi di startup in early stage, ha accompagnato gli imprenditori dalla nascita dei loro progetti mettendo a loro disposizione le sue conoscenze e il proprio network, così come faceva da professoressa, per facilitarne il cammino nel percorso di innovazione. Nel 2019 Zanchi ha fatto ritorno in Europa e oggi è founder e managing director di Nina capital: nuova iniziativa portata avanti a Barcellona insieme a un team di consulenti sanitari digitali, che offrono conoscenze e capitale per investire in società europee che si occupano di medicina con una vocazione tecnologica.