La storia di Zilingo inizia nel dicembre 2014 in India quando Ankiti Bose, analista in Sequoia India, inizia a chiacchierare con un vicino di casa durante una festa a Bengaluru, la capitale tecnologica del Paese. Quattro mesi dopo lei, che allora aveva 23 anni, e Dhruv Kapoor, ingegnere software di 24, lasciano le loro occupazioni e con 30mila dollari di risparmi ciascuno, fondano Zilingo, una piattaforma online che consente ai piccoli commercianti nel Sud-Est asiatico di costruire economie di scala. Da allora la società è cresciuta fino ad avere uffici in otto Paesi con 400 dipendenti. Gestisce siti di ecommerce di moda in Indonesia, Tailandia e Filippine e si sta preparando al lancio in Australia. Martedì la società ha dichiarato di aver raccolto 226milioni di dollari in un nuovo round di finanziamenti. Tra gli investitori ci sono anche Sequoia Capital e Temasek. Quest'ultima iniezione di denaro porta la valutazione di Zilingo a 970milioni. L'azienda ha iniziato le sue attività aiutando i piccoli commercianti a raggiungere i consumatori. Da allora è cresciuta in nuove aree: i fondatori si sono resi conto che questi piccoli venditori spesso non avevano accesso alla tecnologia, al capitale e alle economie di scala e questo frenava la loro crescita. Così si sono espansi, sviluppando software e altri strumenti per consentire ai venditori di raggiungere le fabbriche di Bangladesh e Vietnam, facilitare la spedizione transfrontaliera e la gestione dell'inventario. Dal 2018 Zilingo collabora anche con una società fintech per fornire capitale circolante ai piccoli venditori che devono reperire materie prime. Ankiti Bose oggi ha 27 anni ed è tra le più giovani amministratrici delegate a guidare una startup di queste dimensioni in Asia.