Tra venerdì e domenica sono arrivate le proposte non vincolanti per l’acquisizione di Piazza Affari. In lizza ci sono il consorzio composto da Euronext, Cassa depositi e prestiti e Intesa Sanpaolo (come confermato dalla stessa federazione di listini europei), il gruppo Deutsche Börse (che ha fatto per primo la sua mossa) e la svizzera Six. Il gruppo elvetico, che controlla le piazze di Zurigo e Madrid, secondo Reuters avrebbe lanciato l’offerta più alta, di poco superiore a quattro miliardi di euro e sarebbe anche disposto ad arrivare a 4,5 miliardi. L’obiettivo di Six è quello di sorpassare Deutsche Börse, al terzo posto delle piazze finanziarie europee, e creare un polo di listini del Sud Europa. La proposta di Zurigo punterebbe su due temi: autonomia per Borsa Italiana, sul modello di quanto fatto con Madrid rilevata il giugno scorso, e investimenti. Tutti e tre i gruppi si erano proposti anche per il solo Mts (il mercato all’ingrosso dei titoli di Stato che fa capo per il 60% a Borsa Spa). L'intero listino milanese venne acquistato nel 2007 per 1,6 miliardi di euro e oggi è valutato dai gruppi rivali tra i 2,5 e i quattro miliardi di euro. Risorse che London stock exchange utilizzerà per ultimare l’acquisto della società di dati Refinitiv, oggi di Blackstone (55%) e Thomson Reuters (45%).