Gvs si avvia a debuttare alla Borsa di Milano il 19 giugno con una capitalizzazione intorno a 1,4 miliardi di euro. La guidance di prezzo dell’ipo, scrive Reuters, è stata rivista a 8-8,15 euro per azione rispetto all’iniziale forchetta di 7-8,3 euro, alla vigilia della chiusura dell’offerta. Il collocamento riguarda 61 milioni di azioni, corrispondenti al 34,9% circa (post aumento di capitale), ed è stato rivolto esclusivamente a investitori istituzionali. Come scrive Sara Bennewitz su Repubblica l’offerta è stata coperta quattro volte. Il fondo americano Capital Research, che opera nel settore delle scienze della vita, ha opzionato un 3,26% del capitale a qualunque valore. Altri importanti ordini d’acquisto sono arrivati da Investercop e Janus Henderson. Gvs produce soluzioni avanzate di filtrazione ma anche mascherine per l’industria e proprio in questo ambito sta moltiplicando i suoi sforzi. Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, il gruppo ha registrato ricavi da contratti con i clienti pari a 227 milioni di euro. Gvs ha convinto gli investitori che nel 2020 crescerà. L’emergenza del coronavirus sarà una base per la vendita di mascherine, ma anche di altri filtri speciali applicati alla salute, dai condizionatori dell’aria alle macchine.