Lo scorso 8 marzo si è tenuto l’investor meeting con i quotisti e sottoscrittori di Sator Private Equity Fund, che è in proroga fino a marzo 22 dopo essere scaduto nel 2020. Gli azionisti attendono di monetizzare il proprio investimento e durante l’appuntamento sarebbe stato fatto un bilancio degli investimenti di Sator, in particolari quelli su Aedes e Banca Profilo. Quest’ultimo è l’asset di maggiore valore del fondo, che detiene una quota del 62,4% e sui sono puntati gli occhi degli investitori. Le principali trattative stanno avvenendo con Banor Sim, che nonostante a febbraio avesse presentato una proposta che è stata rifiutata dal fondo, sembra essere l’acquirente più papabile. Le altre proposte arrivate nel mese di febbraio da parte di Finint e di RiverRock sarebbero quasi fuori gioco, e l’offerta da circa 160 milioni di euro di Banor fa gola perchè totalmente cash, come da loro richiesto. Nell’offerta non sarebbero compresi due asset di Banca Profilo: l’immobile della sede di via Cerva a Milano e il 15% di partecipazioni in Banca Tinaba, che verrebbero dunque separati in una possibile transazione. Lo riporta Carlo Festa per Il Sole 24 Ore.