Labomar, azienda che produce per conto terzi integratori alimentari, ha presentato la comunicazione di pre-ammissione alla Borsa Italiana, funzionale all’ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie sul mercato Aim Italia di Piazza Affari. L’operazione di quotazione è interamente in aumento di capitale, ad esclusione dell’opzione greenshoe, ed è rivolta a investitori istituzionali italiani ed esteri, oltre che a quelli professionali. La quotazione è finalizzata a sostenere una strategia di m&a oltre che ad accelerare il percorso di crescita organica. Il range di prezzo è stato fissato tra un minimo di 5,7 euro e un massimo di 6,4 euro, corrispondenti ad un equity value pre-money di 80,7 milioni di euro e 90,6 milioni, rispettivamente. Labomar è stata fondata da Walter Bertin nel 1998 in provincia di Treviso e ha avuto un passato di private equity con Neuberger Berman e Fii. L'epoca dei fondi si è conclusa nel 2018 con il riacquisto del 100% delle quote della società da parte di Lab Holding, la holding di partecipazioni di Bertin. Nel 2012 Fii era entrato nella società per aiutarla nella crescita acquistando una quota minoritaria. Le azioni poi sono passate a Neuberger Berman nel 2017 nell'ambito della cessione di un portafoglio che comprendeva partecipazioni di minoranza in 21 pmi. Labomar ha chiuso il 2019 con ricavi pro-forma consolidati di 56,6 milioni di euro mentre nei primi sei mesi del 2020 ha registrato ricavi consolidati pari a 33 milioni.