Il ministero del Tesoro inglese sta per lanciare una gara pubblica per vendere i diritti sui fondali marini di Inghilterra e Galles per sviluppare nuova energia dal vento. È la prima asta di concessioni eoliche pubbliche negli ultimi dieci anni e inaugurerà una nuova generazione di impianti che dovrebbero alla fine generare un investimento di 20 miliardi di sterline e produrre fino a sette GW di elettricità, abbastanza per soddisfare le esigenze di oltre sei milioni di case. Per realizzare i campi eolici in alto mare però serve accesso ai fondali e i mari inglesi sono proprietà della regina Elisabetta II, amministrati tramite il Crown Estate (il fondo che gestisce il patrimonio immobiliare della corona). Quindi passa da lei la decisione di metterli in “affitto”. Alla gara parteciperanno tutte le società energetiche inglesi e il surplus di ricavi di questa “privatizzazione” sarà trasferito al Tesoro. Il Regno Unito vuole azzerare le sue emissioni entro il 2050 e per raggiungere tale obiettivo ha scelto di puntare sull'energia eolica e ricavare 30 GW di energia dal vento. Inoltre per favorire la transizione alla mobilità elettrica, l’anno scorso il numero 10 di Downing Street ha lanciato un fondo misto, privato ma alimentato anche da soldi pubblici che è stato affidato al private equity Zouk. Con una dotazione di 400 milioni, il CIIF è stato incaricato di costruire le colonnine elettriche di ricarica per auto in tutto il Regno Unito.