La famiglia Benetton ha puntato quasi 100 milioni di euro sulla “nuova” Atlantia, holding in uscita da Aspi ma dotata di una ricca cassa con cui andare a caccia di opportunità. In dettaglio, Edizione attraverso Sintonia ha comprato lo 0,75% di Atlantia, salendo al 31%. L’addio ad Autostrade porterà con sé otto miliardi di euro ma quali saranno le nuove scommesse di Atlantia lo si saprà solo dopo la presentazione del nuovo piano industriale che attualmente è in fase di elaborazione e che verrà comunicato al mercato probabilmente entro l'estate prossima e comunque dopo il closing della vendita di Aspi alla cordata Cdp-Macquarie-Blackstone previsto entro il primo trimestre 2022. Le linee strategiche per il futuro sono state delineate a giugno. Come scrive La Stampa, i settori chiave individuati sono: autostradale (facendo leva su Abertis), aeroportuale e sistemi di pagamento (con la trasformazione di Telepass in una fintech). Inoltre Atlantia guarda allo sviluppo sostenibile e alle nuove forme di mobilità, con un occhio di riguardo a quella elettrica e con un fondo di venture capital interno che andrà a caccia di startup e idee innovative. Non verranno trascurati i settori limitrofi, come il ferroviario o l'Its (intelligent transport system).