Quest’anno le startup tecnologiche italiane hanno raccolto 694 milioni di euro in equity, un balzo di 100 milioni in più rispetto al 2018 quando la raccolta si assestò a 593 milioni. I dati provengono dall’Osservatorio Startup Hi-tech del Politecnico di Milano, secondo cui la crescita è più contenuta rispetto a quella dell'anno scorso, quando il capitale a disposizione era quasi raddoppiato nell'arco di dodici mesi. Stando all'osservatorio, tra i finanziatori prendono sempre più spazio gli attori informali, divenuti oggi la prima fonte di capitale per le nuove imprese tech. Gli investimenti provenienti da attori formali - quali fondi di venture capital indipendenti o aziendali e finanziarie regionali - sono aumentati del 12%, raggiungendo quota 215 milioni di euro, dai 192 del 2018, mentre il contributo degli informali – che includono incubatori, family office, business angel e piattaforme di crowdfunding e aziende - è salito del 32% per complessivi 248 milioni di euro. Sale anche l'interesse dei soggetti internazionali nei confronti dell'ecosistema tecnologico italiano. Questi hanno distribuito alle startup tricolori 154 milioni di euro in totale, il 58% in più rispetto alla precedente rilevazione, con una crescita importante dei fondi europei (oggi al 46,4%, il doppio rispetto al 23,36% dell'anno scorso) e cinesi (11,6% contro il 3,77% precedente). I numeri sono positivi e fanno sperare che in poco tempo si riuscirà a raggiungere il traguardo del miliardo di euro di investimenti annui per queste imprese.