Kpn, società olandese di telecomunicazioni, ha rifiutato due offerte di acquisto da parte di private equity, mettendosi al centro di una potenziale guerra di offerte da 18 miliardi di euro. Secondo quanto riportato da Reuters e Financial Times, Kpn avrebbe rifiutato l’approccio del consorzio formato da Eqt e Stonepack Infrastructure Partners, oltre ad aver rifiutato l’offerta della società di private equity rivale, Kkr.
I due tentativi di acquisizione sono tra i più grandi nella storia europea, e rendono il governo olandese e il miliardario messicano Carlos Slim (che detiene il 20% della compagine azionaria) responsabili del destino del campione delle telecomunicazioni nei Paesi Bassi. Eqt e Stonepack sono interessati alla società dallo scorso anno, e ad inizio aprile hanno iniziato una due diligence tramutatasi poi nell’offerta che è stata rifiutata nei giorni scorsi.
Secondo i vertici di Kpn i tentativi di acquisizione non sono negli interessi dell’azienda e nemmeno in quelli degli stakeholder, motivo per cui non sono mai state avviate discussioni o trattative per la cessione. Il principale ostacolo all’acquisizione potrebbe essere il Governo, perché significherebbe che l’ultima azienda di telecomunicazioni rimasta olandese, asset critico per il Paese, passerebbe in mani straniere, dopo VodafoneZiggo e T-Mobile: per questo motivo, una nuova acquisizione richiederebbe l’approvazione da parte del Governo, grazie ad una legge ad hoc varata lo scorso anno.