Entra nella fase due il processo di cessione di Kairos, l'asset manager con un portafoglio in gestione da 11 miliardi, da parte di Julius Bär. Il prezzo richiesto dovrebbe essere tra i 400 e i 500 milioni di euro. Dopo una iniziale ricognizione in cui l’advisor Goldman Sachs ha inviato la documentazione a una ventina di soggetti, ora è il momento della raccolta delle manifestazioni d’interesse. In corsa ci sono alcuni fondi di private equity internazionali come Apax partners, Centerbridge e Hellman&Friedman. Tra i soggetti interessati potrebbero esserci anche Dea Capital, società di investimento del gruppo De Agostini, la banca privata svizzera Lombard Odier e - scrive il Sole24ORE - anche qualche gruppo assicurativo. Tra i più attivi sul dossier ci sarebbe Mediobanca con cui però Julius Bär deve ancora trovare un accordo sul prezzo (Mediobanca sarebbe pronta ad offrire 300-350 milioni di euro) e sui patti di non concorrenza della squadra di Basilico fino al valore del deal. Kairos è un gruppo del risparmio fondato nel 1999 da Paolo Basilico, che ancora guida la società. Nel 2013 Julius Bär ha acquistato una quota del 19,9% salita poi all’80% nel 2016. Infine, a gennaio 2018 aveva annunciato l’aumento al 100% della propria partecipazione. Ora però la banca svizzera ha iniziato un percorso di rivisitazione della sua presenza in ambito europeo e la scelta di disinvestire da Kairos dopo soli due anni rientra in questa strategia.