Spunta la possibilità che per quest'anno la banca d'affari Jp Morgan non paghi alcun dividendo. Sarebbe la prima volta nella sua storia. A dirlo è l'amministratore delegato Jamie Dimon nella lettera annuale agli azionisti. Jp Morgan non è immune dalle ripercussioni dell'epidemia di coronavirus e se ne derivasse una profonda recessione globale allora il colosso bancario Usa procederebbe al rinvio della cedola. Tale ipotesi si materializzerebbe però solo in uno scenario estremamente grave: con il pil statunitense contratto del 35% nel secondo trimestre e la disoccupazione al 14% entro la fine dell'anno. Già il fatto che Dimon però abbia aperto alla possibilità, seppur ipotetica, è parso a molti significativo. Nei giorni scorsi alcune sue rivali come Citi, Morgan Stanley e Goldman Sachs avevano chiesto invece alla Federal Reserve di poter mantenere il flusso di dividendi per non destabilizzare gli investitori. L’anno scorso Jp Morgan ha fatto registrare un utile netto di 36,4 miliardi di dollari e ricavi complessivi pari a 118,7 miliardi di dollari. Nel 2020 però, ha dichiarato Dimon, c'è da aspettarsi che i risultati della banca calino significativamente. Nonostante questo la banca intanto continua a garantire finanziamenti all'economia reale. Negli ultimi 60 giorni ha garantito circa 950 milioni di dollari in nuovi prestiti alle piccole imprese e da inizio anno ha assistito l'emissione di bond per 85 miliardi da parte di compagnie ad alto rating. L’economia statunitense sta già pagando un prezzo molto alto per la pandemia: soltanto nelle ultime due settimane si sono persi 10 milioni di posti di lavoro (stando ai dati del Dipartimento del lavoro) e altrettante sono state le richieste di nuovi sussidi.