Il ministero dello Sviluppo economico in previsione della legge di Bilancio sta mettendo a punto tre fondi a cui sarà anche dedicato un apposito capitolo di spesa nella norma. Si tratta di un veicolo per l'imprenditoria femminile, un altro per le imprese creative e l'ultimo per pmi del settore aeronautico. Obiettivi e stanziamenti sono riassunti dal Sole24ORE. Il primo è stato ribattezzato Fondo a sostegno dell'impresa femminile e dovrebbe partire con una dote di 20 milioni annui dal 2021 al 2023. La proposta prevede azioni di promozione del sistema imprenditoriale femminile e per diffondere la cultura imprenditoriale tra le donne; contributi a fondo perduto per avviare nuove aziende; finanziamenti a tasso zero o agevolati; percorsi di assistenza tecnico-gestionale e una linea specifica per il venture capital all'interno del Fondo nazionale innovazione. C'è poi il Fondo pmi creative, con una dotazione di 60 milioni in tre anni, che si rivolge a un vasto comparto che comprende audiovisivo, cinema, musica, architettura, musei, comunicazione e pubblicità. Prevede un mix di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati da definire con il decreto Sviluppo-Beni culturali e sinergie con analoghe iniziative o bandi regionali. Altre norme in cantiere riguardano un fondo destinato a investimenti nel capitale di rischio delle pmi con 100 milioni di dote per il 2021, di cui la metà per il settore aeronautico (in modo da consolidare la filiera); l'introduzione dei valori di imprenditorialità e lavoro tra gli insegnamenti scolastici di educazione civica; infine l'istituzione del Comitato nazionale per la produttività. L'organismo super partes sarà composto da nove esperti e dovrà analizzare e valutare la produttività e la competitività del sistema-Paese. È previsto da una raccomandazione Ue del 2016 sulla competitività ed esiste già in dieci Paesi Ue e in altri tre dell'eurozona.