Il cda di Italtel ha scelto Psc Partecipazioni, la holding della famiglia Pesce, per avviare un piano congiunto di rilancio del gruppo che opera nel settore delle telecomunicazioni. Lo scrivono Andrea Biondi e Carlo Festa sul Sole24ORE, aggiungendo che Psc nel prossimo mese dovrà lavorare per trovare un accordo con i creditori di Italtel e con i proprietari, Cisco ed Exprivia; inoltre entro il 7 novembre ci sarà da stendere un piano industriale da presentare al Tribunale di Milano per l’omologa. Il punto di finale dell’operazione sarà l’aumento di capitale con il passaggio di Italtel sotto il controllo di Psc. Ora quindi proseguirà il lavoro con una delle società riconducibili al gruppo, probabilmente Alpitel. Attualmente Italtel è controllato da Exprivia (81%) e partecipato dall'americana Cisco per il 19%. In corsa per il rilancio c'erano anche Accenture e Digital Value. Il gruppo deve la maggior parte delle sue difficoltà al debito del passato, che oggi pesa per 160 milioni, e paga soprattutto una riduzione del volume delle commesse Tim rispetto al 2018 e un rallentamento delle attività per Open Fiber. A metà giugno Pillarstone ha comprato buona parte del suo debito, circa 100 milioni, dal principale creditore, cioè Unicredit, a cui si aggiungono Bpm, Ifis e Ubi. La stessa Exprivia era scesa in campo per cercare una soluzione. Prima era stata a un passo dal trovare un accordo sul rifinanziamento con Clessidra, tramite il braccio Crf attivo nelle ristrutturazioni, poi, sfumata questa possibilità, aveva intavolato discussioni con le banche finanziatrici. Un mese dopo però la controllante ha ufficialmente comunicato la decisione di rinunciare al piano di rilancio.