Venture capital
23 Novembre 2016

Italia non competitiva nell’industria del gaming

Troppo il divario con il resto del mondo, servono investimenti

Su un giro d’affari mondiale di 74,2 miliardi di dollari, 22,1 fanno riferimento al mercato europeo, di cui circa 1 prodotto in Italia. Il settore del gaming è ancora troppo debole. Secondo i dati Asvi – l’associazione che rappresenta gli editori e gli sviluppatori di videogiochi nel nostro Paese – un’azienda su quattro ha più di 5 collaboratori e una su due arriva a soli 10mila euro di fatturato. A differenza dell’Italia, dove gli investimenti di venture capital si aggirano intorno al 5%, all’estero i fondi puntano molto sulle startup del gaming. Lo dimostrano i 2,6 miliardi stanziata da alcuni investitori in Mobalytics e i 2 miliardi raccolti da Gamer Sensei.

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