Presto anche in Italia potrebbe sbarcare la catena di hotel hi-tech CitizenM, nata nel 2008 con una prima struttura ad Amsterdam e oggi presente tra le maggiori capitale europee, oltre che a New York, Boston, Kuala Lumpur, Seattle, Shanghai e Taipei per un totale di 20 alberghi. Il gruppo, fondato dell'imprenditore Rattan Chadha, vede tra i suoi soci anche Gic che lo scorso marzo ha rilevato una quota del 25%, attribuendo alla società una valutazione complessiva di due miliardi di euro. Gli altri soci sono Krc Capital, il veicolo di investimento di Rattan Chadha e Apg, investitore olandese per conto dei fondi pensione del Paese. Gli hotel CitizenM si rivolgono a un profilo di viaggiatore ben definito: il business traveller (con una buona capacità di spesa) che si sposta di frequente nelle grandi metropoli, ama la tecnologia e vuole effettuare in autonomia più operazioni possibili. Per venire incontro a queste esigenze in tutti i citizenM del mondo non ci sono reception, front office e ristorante. Nella lounge ci sono chioschi per effettuare il self-check-in in un minuto o il check-out in ancora meno tempo. All'interno delle camere tanti servizi possono essere controllati con la domotica, e per esempio basta il tablet per modificare luci e musica, alzare le tende o tapparelle. Il gruppo è impegnato in una rapida espansione e anche l’Italia è nel mirino. L'ultimo CitizenM è stato aperto a Zurigo, in Svizzera. Nel 2020 sarà la volta di Ginevra e da poco è stato siglato il contratto per la terza struttura londinese, “London Victoria”, che aprirà nel 2021. Per le aperture vengono scelte metropoli attrattive per flussi turistici: la società ha dichiarato che Roma e Milano potrebbero presentare buone opportunità, subito dopo viene Firenze.