Dopo che, a inizio agosto, il family office svizzero-canadese Pamoja Capital è entrato con il 38,9% in Wilier, l'azienda veneta di biciclette si prepara ad affrontare il proprio futuro. Come racconta Cheo Condina sul Sole24ORE il gruppo - specializzato nella produzione di biciclette di alta gamma da strada, gravel, mountain bike e a pedalata assistita - vuole espandersi all’estero dove già realizza oltre l’80% del fatturato e in particolare punterà sui mercati tedesco, Uk e Usa. L’espansione sarà anche a livello settoriale. Oggi la metà dei ricavi è legato alle bici da corsa ma l’obiettivo è aumentare il peso di mountain bike, gravel, abbigliamento e soprattutto e-bike. La crescita avverrà su due livelli: sia attraverso acquisizioni dirette di Wilier per diversificare maggiormente il business sia attraverso operazioni di Pamoja. Fin dal suo ingresso il fondo infatti dichiarò di avere in mente un polo internazionale del ciclismo di alta gamma e nelle scorse settimane avrebbe firmato un accordo per rilevare una casa di abbigliamento per due ruote di fascia medio-alta. Inoltre sullo sfondo c'è anche una possibile quotazione in Borsa. Wilier si prepara a chiudere il 2020 con numeri in crescita a livello di margini e di fatturato. Il riassetto è avvenuto tutto in aumento di capitale con un’iniezione di risorse fresche per circa 10 milioni di euro che serviranno a realizzare questi progetti. La proprietà dell'azienda e il comando (60%) sono rimasti nelle mani della famiglia Gastaldello, al family office è andata una minoranza. Pamoja investe solo su società che hanno ritorni etici, sostenibili o legati allo sport e outdoor. I dividendi vengono poi donati alla McCall MacBain Foundation, che a sua volta finanzia questioni relative al tema dei cambiamenti climatici.