Ion Investments, insieme al fondo sovrano di Singapore e ad Fsi, dopo aver rilevato Cedacri per un miliardo e mezzo vorrebbe mettere le mani sul gruppo Cerved. Lo riporta Andrea Montanari su Milano Finanza, aggiungendo che l’offerta è soggetta alla valutazione sulla strategicità per l’Italia dell’asset Cerved.
La valutazione relativa alla notifica per l’applicazione del golden power sarebbe già sul tavolo del governo e della politica e, nonostante Fsi sia italiana e partecipata al 39% da Cdp, la presenza del fondo Gic ha messo sull’attenti le autorità.
La notifica governativa potrebbe scattare e durare fino ad un anno, per poi capire se e come l’esecutivo Draghi vorrà prolungare e modificare la norma relativa allo scudo di Stato sulle società e sui settori di interesse strategico per l’economia nazionale. L’Opa, promossa a 9,5 euro per azione, ha un controvalore massimo di 1,855 miliardi di euro e sta venendo valutata attentamente anche dai mercati.
L’obiettivo di Andrea Pignataro, proprietario del gruppo Ion, potrebbe anche essere quello di aggregare la neo-acquisita Cedacri e Cerved, mettendo così a fattor comune le due entità industriali per poi presentarle tra qualche anno ai mercati finanziari con una nuova quotazione. Ma l’intero progetto dipende dalla decisione del governo, che potrebbe non essere immediata.