Il riassetto di Cedacri, una delle maggiori operazioni fintech, è giunto praticamente al termine. A riportarlo è Carlo Festa sul Sole 24 Ore, aggiungendo che al closing la Ion di Andrea Pignataro avrà il 90% delle quote societarie mentre il 10% sarà di Fsi, il gruppo finanziario guidato da Maurizio Tamagnini.
Nel precedente assetto Fsi aveva il 27% di Cedacri affiancato dalle banche, che sono uscite dalla compagine in seguito all’offerta lanciata da Ion.
Cedacri, scrive Carlo Festa sul Sole 24 Ore, è diventato un campione del fintech e dal 2018 è cresciuto in tutti gli indicatori: la valutazione è passata da 350 milioni a 1,5 miliardi, con un Ebitda aumentato da 40 a 100 milioni.
L’attuale piano industriale prevede strategie di crescita in due direzioni: attrarre nuovi clienti sulla piattaforma di banking ed espandere l’azienda sui mercati internazionali.