Durante lo scorso anno, le risorse complessivamente raccolte sul mercato europeo sono state pari a 101 miliardi di Euro, valore in calo del 12% rispetto all’anno record 2019, ma in linea con i precedenti 2018 e 2017. I fondi pensione sono stati la fonte principale della raccolta, con un peso del 29% sul totale, seguiti dai fondi di fondi e altri asset manager (20%) e dagli investitori individuali e family office (13%). Osservando la provenienza geografica dei capitali raccolti, da sottolineare è la grande attrattività del mercato europeo anche al di fuori del continente stesso (42% da investitori extra europei): nello specifico al primo posto troviamo il Nord America, che rappresenta il 26% del totale della raccolta. Lato venture capital, il fundraising, pur registrando una decrescita del 7% rispetto all’anno precedente, per la seconda volta si è attestato ad un valore superiore ai 15 miliardi di Euro.
Il 2020 è stato un anno di contrazione anche per quanto riguarda gli investimenti, pari a 88 miliardi di Euro, dato in diminuzione del 12% rispetto all’anno precedente. Le società oggetto di investimento sono state 8.163, dato inferiore del 5% rispetto al 2019 ma superiore del 7% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Analizzando più nel dettaglio le società oggetto di investimento durante l’anno, si sottolinea che l’85% di queste risulta essere Pmi. Gli investimenti di venture capital si dimostrano resilienti allo shock pandemico e continuano la loro ininterrotta crescita dal 2012, totalizzando 12 miliardi di Euro investiti nel corso del 2020 (+7% rispetto all’anno precedente), distribuiti su 5.005 società (circa la metà delle quali appartenenti al settore ICT). Il comparto dei buy out ha totalizzato investimenti per 60 miliardi di Euro (-11% rispetto al 2019), con un peso pari al 68% dell’ammontare totale degli investimenti. Le società oggetto di investimento di maggioranza sono state 1.181. Rimanendo sul segmento dei buy out, si sottolinea che per la prima volta gli investimenti di ammontare superiore ai 300 milioni di Euro hanno rappresentato la categoria principale del segmento, registrando una quota del 41% sul totale, seguiti a stretto giro da quelli di ammontare compreso tra 15 e 150 milioni di Euro, rappresentanti una quota del 36%. Anche gli investimenti di expansion hanno subito una decrescita, in questo caso del 26% anno su anno, attestandosi a 14 miliardi di Euro distribuiti su 1.886 società target (il 41% delle quali appartenenti al settore ICT).
Nel corso del 2020, anche l’ammontare disinvestito (al costo delle partecipazioni) ha subito una decrescita, totalizzando un valore di 23 miliardi di Euro (-34% rispetto all’anno precedente). I disinvestimenti hanno interessato 3.160 società (-18% rispetto al 2019). Per quanto riguarda la tipologia di exit, in termini di ammontare, la vendita ad un altro operatore di private equity è ancora la tipologia di cessione preferita (35%), seguita dalla cessione a soggetti industriali (trade sale, 25%) e dalla cessione tramite IPO.