Invest Europe e l'European Investment Fund hanno collaborato alla stesura del rapporto The VC Factor - Pandemic Edition, una analisi che approfondisce gli investimenti in capitale di rischio a livello europeo durante l'escalation della pandemia globale di Covid-19 lo scorso anno. Il rapporto mostra che il venture capital non è sfuggito agli effetti del contagio, ma ha risposto con forza. Durante i tre mesi e mezzo successivi alla dichiarazione dello stato di pandemia a opera dell'Organizzazione Mondiale della Sanità l'11 marzo, il volume degli investimenti è stato in linea con i due anni precedenti, nonostante i blocchi e le restrizioni di viaggio che hanno ridotto il flusso di affari per gli operatori. Anche se il numero di investimenti si è ridotto del 13,6%, il calo è stato compensato da un aumento del 19,3% negli importi medi investiti nelle aziende. Il settore che si è distinto per numero di deal è stato quello sanitario con un aumento del 77% dei volumi di investimento. Questo è stato anche il riflesso della maggiore attenzione delle società di investimento alle aziende biotecnologiche impegnate a studiare potenziali vaccini e trattamenti per il Covid-19 e alle startup impegnate a migliorare l'assistenza sanitaria dei cittadini europei. I risultati di Vc Factor confermano e fanno eco al rapporto di Invest Europe, Investing in Europe: Private Equity Activity 2020, che ha mostrato che gli investimenti in capitale di rischio nel vecchio continente sono aumentati per l'ottavo anno consecutivo arrivando a 12 miliardi di euro nel 2020. Secondo il report, l'ecosistema dell'innovazione sostenuto dal venture capital, sta alimentando la ripresa europea dagli effetti del Covid, migliorando la competitività economica e guidando il continente verso un futuro più sostenibile a lungo termine. Il report è consultabile a questo indirizzo.