Conclusa la ristrutturazione a gennaio, oggi Caffè Mauro pensa al futuro. Il Corriere della Sera intervista l'amministratore delegato e presidente Fabrizio Capua sui piani dell'azienda. Caffè Mauro, che inizia le sue attività nel 1949 a Reggio Calabria, è la prima azienda italiana a portare sugli scaffali delle botteghe il caffè in confezione. Nel 2000 entra in crisi e nel giugno 2008 Fabrizio Capua la rileva attraverso la sua Independent investments, la società d’investimento che ora controlla Caffè Mauro al 75%. Il restante 25% dell'azienda invece fa capo al fratello Riccardo. Solo dieci anni fa l'azienda aveva un debito con le banche di 18 milioni. Oggi Caffè Mauro è tra i primi dieci produttori nazionali e fattura 20 milioni. L’azienda prevede, nei prossimi anni, di crescere all’estero, dove già oggi si realizza la metà dei suoi affari (45%). C'è poi il progetto di avviare una catena di caffetterie, partendo da Milano, probabilmente in partnership con un operatore del settore. La Independent investments ora è alla ricerca anche di altri marchi dell’alimentare, magari da risanare, che sono in portafoglio a fondi di private equity.