Torna a farsi avanti l'ipotesi di quotazione per Intercos. Nei prossimi mesi, scrive Carlo Festa sul Sole24ORE, potrebbero essere scelte le banche global coordinator. L'azienda, tra le maggiori a livello internazionale nel settore della produzione di cosmetici per conto terzi, fa capo principalmente al fondatore e ad Dario Ferrari. Nella compagine azionaria però sono presenti anche un veicolo del fondo L-Catterton (entrato in azienda nel 2016) e il fondo Ontario Teachers Pension Plan Board, il più grande fondo previdenziale professionale canadese con una quota del 20,588%. Il quotidiano ricostruisce anche gli episodi precedenti in cui si era parlato di una ipo di Intercos. Le voci di un possibile sbarco a Piazza Affari infatti si rincorrono dal 2015. Quattro anni fa però l'azienda rinunciò all’ipo a causa delle condizioni dei mercati azionari. L'ipotesi tornò in auge l'anno dopo mentre nel 2017 secondo indiscrezioni a quotarsi sul listino di Seul doveva essere la holding Intercos Asia. L'azienda produce ricavi per oltre 700 milioni di euro e ha un mol di oltre 100 milioni.