Startup
15 Giugno 2017

Il settore della cybersecurity piace ai fondi d’investimento

Israele si ispira al modello USA e anche in Italia il settore ha avuto un notevole sviluppo

L’architettura nazionale della sicurezza israeliana ha sviluppato una notevole capacità tecnologica, certificata dalla volontà di creare un fondo d’investimento che si pone l’obiettivo di investire in startup locali e dare all’agenzia di intelligence Mossad l’accesso diretto ed esclusivo alle innovazioni più avanzate. Anche il nostro Paese sta compiendo dei passi in questa direzione; il governo italiano vorrebbe un fondo di venture capital per il finanziamento di startup e/o per la partecipazione al capitale societario di realtà imprenditoriali d’interesse. Questa novità si va a unire all’obiettivo di istituire un Centro nazionale di Ricerca e Sviluppo in Cybersecurity e un Centro nazionale di crittografia. I Paese che si stanno muovendo in questa direzione vedono nella cybersecurity un settore in crescita, ambito strategico di grande interesse per governi e aziende. Il mercato potrà superare, tra tre anni, i 155 miliardi di dollari. A confermare questo, possiamo riportare il valore degli investimenti effettuati dai fondi di venture capital nel settore della sicurezza cibernetica: nel 2009 furono 340 milioni, mentre nel 2016 il valore complessivo è stato di 3 miliardi di dollari.

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