Il settore del gioco sta soffrendo a causa del Covid-19 e Carlo Festa sul Sole24ORE racconta quali sono le difficoltà delle aziende, alcune delle quali proprietà di fondi e gruppi finanziari. Lottomatica infatti fa capo a De Agostini, Sisal è di Cvc da quasi quattro anni, Gamenet è passata ad Apollo da poco, mentre Snaitech è dell’inglese Playtech. Il settore contribuisce ogni mese con 750 milioni di euro di tasse a favore dello Stato e in questi due mesi di chiusura l'Erario ha dovuto fare a meno di 1,5 miliardi di euro di entrate. Il gioco però nel periodo di lockdown non si è del tutto fermato. In alcuni casi si è solo spostato. Le scommesse sono continuate su piattaforme online, spesso con sede in paradisi fiscali, oppure sono andate ad alimentare attività non lecite. Acadi - l’associazione concessionari di apparecchi da intrattenimento - chiede un aiuto per il comparto, date di riapertura certe e che siano riconosciute misure di sostegno alla liquidità come già accade per le altre industrie del Paese. Il settore dà lavoro a 57mila persone.