Private equity
18 Maggio 2020

Il settore del gioco legale chiede di riaprire

Lo stop sta costando allo Stato 750 milioni di euro al mese

Il settore del gioco sta soffrendo a causa del Covid-19 e Carlo Festa sul Sole24ORE racconta quali sono le difficoltà delle aziende, alcune delle quali proprietà di fondi e gruppi finanziari. Lottomatica infatti fa capo a De Agostini, Sisal è di Cvc da quasi quattro anni, Gamenet è passata ad Apollo da poco, mentre Snaitech è dell’inglese Playtech. Il settore contribuisce ogni mese con 750 milioni di euro di tasse a favore dello Stato e in questi due mesi di chiusura l'Erario ha dovuto fare a meno di 1,5 miliardi di euro di entrate. Il gioco però nel periodo di lockdown non si è del tutto fermato. In alcuni casi si è solo spostato. Le scommesse sono continuate su piattaforme online, spesso con sede in paradisi fiscali, oppure sono andate ad alimentare attività non lecite. Acadi - l’associazione concessionari di apparecchi da intrattenimento - chiede un aiuto per il comparto, date di riapertura certe e che siano riconosciute misure di sostegno alla liquidità come già accade per le altre industrie del Paese. Il settore dà lavoro a 57mila persone.

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