Nuovi compiti in arrivo per Poste Italiane. L'azienda è stata incaricata dalla pubblica amministrazione di mettere le sue strutture e piattaforme a servizio di alcune aree per lo sviluppo di servizi digitali, dalla comunicazione elettronica al sostegno dell’e-commerce. Il perimetro delle aree dei servizi che le saranno affidate sarà definito con un decreto attuativo. Per questo lavoro sarà corrisposta una quota di massimo 15 milioni di euro all'anno derivante da utili o dividendi delle partecipate di Stato. Lo stesso bacino da cui dovrebbe attingere anche il Fondo Nazionale Innovazione. A questo punto, al sistema di sostegno pubblico per il venture capital potrà andare al massimo il 10% dei dividendi delle aziende pubbliche e non, come inizialmente previsto, il 15%. Altro ruolo che verrà affidato a Poste Italiane è invece nell'ambito del turismo per la gestione e la realizzazione di una card per viaggiatori con cui chi visita l'Italia potrà comprare beni e servizi per il trasporto, cultura, spettacoli e usufruire di agevolazioni per l’acquisto di prodotti tipici. Il servizio dovrà essere affidato a un operatore con quattro requisiti che Poste rispetta: è gestore di servizi pubblici; ha esperienza nei servizi finanziari di pagamento a sportello, anche in mobilità; ha esperienza nella gestione di carte prepagate realizzate dalla Pa (a questo proposito, Poste è coinvolta anche nel processo di erogazione del reddito di cittadinanza) ed è presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale.