Alto Partners SGR è un gestore indipendente di fondi di Private Equity dedicati ad investimenti nel capitale di PMI italiane, al fine di supportarne lo sviluppo ed il passaggio generazionale.
Il team di Alto Partners, attivo dal 2000, vanta un track-record di oltre 300 milioni di Euro investiti in 30 operazioni con 6 add-on e 21 cessioni a primari operatori industriali e finanziari sia italiani che internazionali.
Il team sta attualmente investendo suo il quarto veicolo, Alto Capital IV, raccolto nel 2018 all’hard cap di Euro 210 milioni, con attualmente cinque partecipazioni in portafoglio.
Nel contesto di una struttura economica densa di aziende profittevoli e in crescita, di uno scenario competitivo tuttora limitato e di tassi di interesse prossimi allo zero, si ritiene che il Private Equity in Italia possa riscontrare un significativo sviluppo nei prossimi anni, sia sul fronte degli investimenti che su quello della raccolta dei capitali (fundraising).
I recenti eventi legati alla diffusione su scala mondiale del Covid-19, che hanno impattato i valori degli asset quotati in misura rilevantissima e forse maggiore di quanto avvenuto durante la crisi sistemica del 2008, condizionano l’attività di tutti gli operatori del mercato, fra cui i fondi di Private Equity.
Diversamente dal passato, tale impatto viene amplificato dalla componente emotiva conseguente ad un evento di cui le generazioni attuali non hanno memoria storica e i cui effetti si ripercuotono in misura importante sull’attività economica e sui risultati aziendali, colpendo trasversalmente tutti i settori merceologici.
Mai come oggi – al fine di ridurre i tempi del ripristino della normalità – serve un’azione unitaria ed efficace di tutte le controparti coinvolte: governative, istituzionali e private. Sono necessarie massima disciplina e organizzazione per gestire la contingenza ma con una visione che si deve traguardare nel lungo termine.
Seppure con la dovuta cautela che questa situazione impone, i fondi di Private Equity devono continuare ad investire, le banche a finanziare e gli investitori a supportare gli operatori meritevoli. Ogni interruzione rischia di bloccare una catena finanziaria oggi ben funzionante ma i cui tempi di ripresa rischiano di essere lunghi e penalizzanti per la nostra economia.