Questi primi mesi del 2020 hanno richiesto una risposta straordinaria da parte di tanti soggetti chiamati a ridefinire il proprio ambito operativo in tempi rapidissimi. Pensiamo alla sanità, al mondo delle istituzioni, le forze dell’ordine, gli istituti bancari e ovviamente tutti i cittadini toccati da misure mai implementate in precedenza e per le quali non c’erano modelli di riferimento. La risposta a questa enorme sfida è stata fenomenale e solo il tempo darà merito alle tante donne e ai molti uomini che hanno fatto il proprio dovere con flessibilità e determinazione permettendoci di gestire l’emergenza.
La sfida nel mondo delle aziende PMI dal nostro punto di vista ha impattato su alcuni fattori in modo particolare:
- La generazione di cassa e l’integrità della filiera di clienti/fornitori in cui ciascuno opera;
- La ridefinizione di un modello di business soprattutto per i fattori organizzativi legati alla tutela della salute e al blocco delle trasferte;
- L’incertezza sulle tempistiche dell’emergenza sanitaria e della conseguente crisi economica e la necessità di prendere decisioni in tempi ristretti sapendo di doverle mettere in discussione più volte al mutare delle ipotesi fatte.
In questo contesto, i risultati di questi mesi devono darci fiducia per affrontare una crisi economica che prevediamo profonda e duratura con tante situazioni di difficoltà ma anche consapevoli che ci saranno anche tante opportunità e una spinta al cambiamento che avrebbe richiesto in condizioni normali tempi molto più lunghi.
Il team di IGI Private Equity ha affrontato questi mesi consapevole della sfida ma forte della strategia di investimento che da oltre 10 anni ha caratterizzato la nostra azione.
Una strategia che privilegia le aziende orientate al B to B e solo indirettamente al mondo retail, che fa un uso molto attento della leva finanziaria, che ricerca aziende in grado di operare su più mercati e più prodotti per bilanciare la varianza dei risultati, che crea valore attraverso molteplici acquisizioni successive sulla stessa piattaforma.
Dobbiamo quindi ringraziare in primis i tanti investitori che ci hanno permesso di chiudere la raccolta del fondo IGI Investimenti Sei a € 170 milioni proprio a marzo 2020, superando il target fissato.
Dobbiamo ringraziare tutti i dipendenti delle cinque aziende in portafoglio che non hanno sostanzialmente mai smesso di funzionare, in due casi superando gli obiettivi di budget, in un altro caso subendo una forte contrazione del fatturato nel mese di marzo completamente recuperata a fine giugno e comunque contenendo l’impatto negativo senza mai compromettere la continuità aziendale e senza compromessi sulla salute soprattutto per quelle aziende con sede in provincia di Piacenza, Bergamo e Brescia, così duramente colpite dall’emergenza sanitaria.
Dobbiamo infine ringraziare i tanti professionisti con cui collaboriamo da anni che ci hanno permesso di completare la cessione di Fi.mo.tec con soddisfazione, di firmare due nuove acquisizioni e l’avvio di un nuovo progetto di investimento sulle piattaforme del nostro portafoglio.
Un’ultima nota sui nuovi investimenti che abbiamo continuato ad analizzare, lavorando su diversi dossier. La discontinuità dei risultati del 2020 pone l’inevitabile questione di come tenere conto degli scostamenti nel processo valutativo. La nostra percezione è che ancora di più sarà necessario mettere in pratica una strategia di investimento in modo rigoroso e prudente, guardando ai fondamentali della creazione di valore più che all’ingegneria finanziaria, adottando misure di flessibilità negoziale per bilanciare gli interessi e consapevoli che l’incredibile numero di ottime aziende che abbiamo in Italia avrà ancora più bisogno del mondo del Private Equity per crescere e superare le sfide dei prossimi anni.