Tecnologia, digitale, innovazione sono termini che ormai ricorrono e si rincorrono in maniera sempre più presente e soprattutto concreta.
L’impatto della trasformazione digitale è uscito dal settore digitale stesso, pervadendo cultura, società e industria e sta scatenando dei percorsi virtuosi che rendono necessario concentrarsi sul rafforzamento delle competenze, sul potenziamento e il supporto alle startup, sulle politiche pubbliche e gli investimenti necessari a vivere consapevolmente e non subire il cambiamento attorno a noi. È in atto un cambiamento irreversibile e straordinario. Il settore digitale è al centro della trasformazione impostata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che mette su questo capitolo quasi 50 miliardi. Questo è un fattore che cambia il contesto, con l'opportunità di far finalmente ripartire la produttività, ferma da quasi vent’anni.
Partendo dalla necessità di digitalizzazioneè parte di una visione strategica e di sviluppo potenziare e far crescere l’ecosistema delle startup innovative principalmente per tre motivi.
In primo luogo, si parte dalle competenze, che sono spesso aggiornate e ricche di un talento ed una visione, che tende ad individuare opportunità ed a reinterpretare anche i settori più tradizionali, creando nuovi modelli di business, nuovi prodotti e servizi, che permettono un rinnovato, concreto e più contemporaneo approccio al mercato.
In secondo luogo, si creano imprese che, se ben accompagnate e supportate, hanno tutte le caratteristiche per crescere e competere a livello nazionale ed internazionale contribuendo alla creazione di nuove industrie e di valore grazie alla loro veloce scalabilità.
In terzo luogo, si creano opportunità di innovazione per le così dette aziende più tradizionali creando percorsi di open Innovation, dove si genere un processo win-win, che consente alle startup di acquisire quote di mercato e validare prodotto, servizio e modello di business e consente alle aziende già operanti sul mercato di innovarsi tecnologicamente in tempi più veloce e con maggior dinamismo.
In questo contesto noi di Digital Magics abbiamo appena annunciato il nostro piano industriale 2021-2025, che mette al centro un obiettivo chiaro: valorizzazione del nostro portafoglio a 100 milioni di euro entro il 2025.
Il piano porta con sé la realizzazione di 20-25 programmi di accelerazioni per far crescere il nostro portafoglio a 200 partecipazioni attive, al netto di write-off ed exit.
I settori individuati sono quelli a maggiore sviluppo come Fintech, Insurtech, 5G, AI, Sostenibilità, Digital Health e Turismo. La selezione di questi settori veriticali continua a fare riferimento ai mercati di principale interesse per il venture capital europeo, su cui il team Digital Magics ha sviluppato significative competenze, che sta ulteriormente rafforzando.
Il mondo del capitale di rischio e dei fondi di investimento hanno un ruolo centrale nell’evoluzione dell’ecosistema delle startup, imprimendo quell’accelerazione necessaria ai migliori talenti e startup per crescere e competere al pari dei competitor europei, dando la concreta dimostrazione che tutto l’ecosistema crede in questo settore, settore che nel 2020 ha segnato una crescita delle startup che operano in ICT e digitale di quasi il 18%.
Molto sta cambiando ed i segnali di attenzione, partendo dall’attività che sta svolgendo CDP Venture Capital, iniziano ad essere visibili ed è per quest che ora è il momento di accelerare investendo in tutta la filiera.
Dagli startup-studio agli acceleratori ed incubatori crescendo nei round di investimento successivei fino ad operazioni di IPO si può creare un processo virtuoso, che generi crescita e risorse da reinvestire e oltre che ritorni per remunerare gli investimenti, consentendo a questo mercato di crescere in maniera solida e strutturale.
Tecnologia, digitale, innovazione, grazie alle nostre capacità, al lavoro di squadra ed alla visione che avremo consentiranno al made in Italy di competere e crescere sui mercati esteri, partendo da quello di casa nostra, quello europeo.