Studi e approfondimenti
12 Ottobre 2020

Il punto di... Francesco De Michelis e Massimiliano Granieri, partner di Progress Tech Transfer, MITO Technology

MITO Technology è parte della commissione Venture Capital di AIFI

Una delle cause ormai riconosciute per cui il mercato della tecnologia in Italia (e in generale in sud Europa) è meno rigoglioso rispetto alle più note realtà del nord Europa, degli Stati Uniti e di Israele, è data dalla scarsità di risorse dedicate alla proof-of-concept.

Soprattutto per le tecnologie provenienti dai circuiti della ricerca pubblica, il transito dal laboratorio al mercato è impedito o rallentato dallo scarso livello di maturità della tecnologia che deriva dagli sforzi di ricerca, alla quale corrisponde un risultato che sebbene possa dirsi soddisfacente dal punto di vista del ricercatore non è ancora apprezzabile (anche nel senso di ‘valutabile’) dall’industria o dagli investitori. Di recente si è notato come questa criticità ricorre anche per alcune start-up e spin-off, che nascono ‘prematuramente’ rispetto al momento in cui la tecnologia che intendono sfruttare è validata, sia pure su piccola scala, e può attrarre le risorse necessarie per il completamento di sviluppo, fino a raggiungere il TRL 9.

Anche con l’aiuto delle risorse europee, l’Italia ha fatto notevoli sforzi negli ultimi tre anni per assicurare risorse dedicate al finanziamento della proof-of-concept e sono sorte diverse iniziative istituzionali. Progress Tech Transfer è tra queste e ha un focus sulle tecnologie per la sostenibilità. Parallelamente alla nascita di fondi specializzati in finanziamento della proof-of-concept si è registrata una certa attività sia all’interno degli enti di ricerca (che in alcuni casi si sono organizzati con risorse interne per assicurare finanziamenti ai progetti di proof-of-concept; tra questi il Politecnico di Torino e l’Università di Bologna), sia da parte dello Stato e delle Regioni, che hanno messo a disposizione – anche attraverso bandi – risorse aggiuntive per la PoC. 

L’esperienza di Progress Tech Transfer finora insegna che si deve lavorare almeno in quattro direzioni:

1. Le risorse pubbliche (degli enti di ricerca, dello stato e delle regioni) e private sul finanziamento della PoC devono essere coordinate, perché si creino meccanismi virtuosi di addizionalità e si possa fare di più su un singolo progetto e più progetti nel complesso. Bisognerà capire come questo coordinamento deve avvenire, soprattutto per evitare ridondanze e aumentare l’efficienza nell’uso delle risorse.
2. I technology transfer offices (TTOs) devono guadagnare un ruolo ulteriore nel supportare i team di ricerca nella preparazione del programma di PoC, cercando di migliorare la qualità delle proposte, la chiarezza degli obiettivi, identificare i KPI la cui misurazione decreta il successo o l’insuccesso dell’attività di validazione.
3. L’attività di proof-of-concept è un esercizio di metodica pianificazione e meticolosa esecuzione; questo è un memento per il finanziatore. Il successo di molti programmi non si misura soltanto per la capacità di selezionare i progetti e pianificare correttamente le attività, ma anche e forse soprattutto nel monitorare e correggere in tempo reale le attività pianificate perché nella fase di de-risking sono molti gli imprevisti che possono sorgere e le criticità non preventivabili.
4. Sarebbe opportuno trovare il modo di coinvolgere istituzionalmente il mondo delle grandi imprese nelle fasi di PoC perché i progetti siano validati anche dal punto di vista del possibile interesse per il mercato e la corrispondenza con i reali fabbisogni industriali dei possibili intelocutori.

Il sistema è agli inizi e ancora non sono disponibili risultati univocamente positivi e oggettivamente valutabili. Si tratta di un percorso, all’interno del quale è auspicabile che ci siano occasioni di miglioramento e raffinamento di tutti gli ingredienti che portano i meccanismi di finanziamento ad avere l’auspicato successo.

Categoria
  • Tax&Legal
  • Real Estate
  • Eltif
  • Ipo
  • Infrastrutture
  • Corporate Venture Capital
  • Npl
  • Spac
  • News
  • Business Angels
  • M&A
  • Private debt
  • Private equity
  • Venture capital
  • Crowdfunding
  • Eventi
  • PIR
  • Startup
  • Studi e approfondimenti
  • Turnaround
  • Fintech
  • Nomine e cambi di poltrona

Iscriviti a Private Capital Today

Logo AIFI

Sede
Via Pietro Mascagni 7
20122 - Milano

Tel +39 02 7607531
Fax +39 02 76398044
info@aifi.it

C.F. 97047690157
Aut. Trib. Milano n.38 dell'8 febbraio 2016
Privacy Policy - Cookie Policy
Termini e Condizioni - Credits