L’attività di Carlyle in Italia riflette la nostra attività a livello Europeo dove investiamo in ogni settore industriale e in portafoglio tuttora abbiamo diverse aziende italiane che operano in settori come food ingredient, consumer brands, business services e aerospace&defence. Guardiamo con forte interesse ad aziende che hanno opportunità e ambizioni di crescita internazionale e che possiamo supportare grazie anche al nostro network globale.
Dopo un intenso 2019 dove abbiamo chiuso l’operazione Forgital, ci aspettiamo di operare nel 2020 in un mercato che rimane sostanzialmente agli stessi livelli dell’anno precedente, nonostante una crescente incertezza sul ciclo economico. Il mercato rimarrà sostenuto soprattutto da un mercato secondario sempre più dinamico mentre ci aspettiamo una attività più debole nei deal primari.
Credo che la sfida principale che il nostro settore si trova ad affrontare in Italia sia quella di poter operare in un contesto normativo che renda l’attività di investimento almeno non punitiva rispetto ad altri paesi europei. Purtroppo, ci sono ancora varie incertezze normative e fiscali che lasciano il nostro paese indietro rispetto ai nostri vicini e questi limiti si traducono spesso non solo in minori volumi ma anche in maggiori costi di finanziamento e maggiore costo del rischio percepito. In questo contesto è fondamentale l’attività che l’AIFI continua a portare avanti in maniera molto decisa ed efficace.