SoftBank è pronta a mettere sul tavolo tra i quattro miliardi e i cinque miliardi di dollari per salvare Wework. La mossa porterebbe la società giapponese a detenere fino al 70% o più del controllo dell'azienda. Wework, specializzata nella ricerca di spazi per uffici, venne valutata 47 miliardi di dollari dalla stessa SoftBank tempo fa, ma negli ultimi mesi ha dovuto affrontare perdite nette, la mancata ipo e, in ultimo, il licenziamento dell'amministratore delegato e cofondatore Adam Neumann. Tutti eventi che ne hanno compromesso il valore. Il piano di salvataggio del fondo giapponese di Masayoshi Son oggi valuta la società otto miliardi di dollari, molto meno non solo alla precedente valutazione ma anche rispetto ai 20 miliardi di valore stimati appena cinque settimane da Jp Morgan e Goldman Sachs. SoftBank ora sta studiando un piano di riorganizzazione che prevede il taglio di 4mila dipendenti, pari al 30% della forza lavoro, il concentramento delle forze su tre mercati principali, Stati Uniti, Europa e Giappone, accantonando i progetti in India, Cina e America Latina. Il salvataggio vale in totale 9,5 miliardi di dollari: cinque miliardi per nuovi finanziamenti, l'offerta di rilevare fino a tre miliardi di dollari di azioni dagli attuali azionisti (di cui un miliardo dal solo Neumann) e l'impegno ad accelerare un prestito da 1,5 miliardi in modo da fornire a WeWork liquidità per rimettere in sesto i conti.