Secondo gli esperti il 2019 potrebbe segnare un nuovo record di investimenti nel settore dell'ospitalità in Italia. Nei primi sei mesi del 2019 si è arrivati a 2,3 miliardi di euro, in crescita del 310 % sull'anno precedente. Due i motivi che spingono i fondi a cercare asset nel mondo dell'ospitalità: da una parte i flussi turistici in aumento, dall'altra la liquidità presente sul mercato. Lo riferisce un report di Scenari Immobiliari secondo cui il turismo mantiene un trend di crescita costante a livello globale e contribuisce direttamente per circa il 3,2% al pil mondiale che diventa 10,4% si considera l'indotto. Il focus è sulle strutture di lusso perché la domanda turistica è sempre più esigente e quindi spinge la valorizzazione degli asset. Al contempo c'è grande liquidità a caccia di investimenti e le società puntano all'acquisizione di portafogli o singole strutture di pregio. Per quanto riguarda l'Italia c'è domanda di strutture e portafogli su cui puntare da parte di investitori esteri per creare piattaforme di gestione di alberghi e avere economia di scala ma l'offerta è limitata. Tra i gruppi più attivi nel nostro paese c'è Oaktree che ha acquistato un importante portafoglio di alberghi da Castello sgr per 300 milioni. Ora la società vuole acquisire altri hotel da valorizzare nelle principali località italiane di vacanza di alto profilo. Milano è una città appetibile su cui investire ma l'offerta rimane scarna, soprattutto dal punto di vista dei portafogli. Tra le strutture attualmente sul mercato c'è l'Aldrovandi di Roma di proprietà del gruppo turco Dogus che di recente ha venduto il Capri Palace al fondo inglese Centricus.