Renaud Dutreil, che gestisce il fondo Lifestyle impact & innovation di Mirabaud, ha approfondito il rapporto tra private equity e impact investing nel lusso e nel lifestyle all'interno di una web conference organizzata dalla banca ginevrina. Come riporta MF – Fashion il manager (che in passato è stato ex presidente di Lvmh North America ed ex ministro francese per le piccole e medie imprese) ha dichiarato che i fondi di private equity, entrando a far parte di una società possono influenzarne le strategie di sostenibilità introducendo una specifica agenda. Al momento il focus del suo fondo si concentra sulla trasformazione delle risorse e, ha aggiunto, il veicolo ha investito nell'idea di due giovani che producono diamanti sintetici, cioè creati in laboratorio. Pietre che, con questo tipo di trasformazioni, chimicamente risultano uguali a quelle naturali. Le griffe storiche sono ancora riluttanti a usare tali prodotti che però sono molto apprezzati dai consumatori più giovani. L'estrazione dei diamanti infatti è una filiera che pone questioni importanti sotto i profili della tutela dei diritti umani, della tracciabilità, e dell’impatto ambientale. Un altro comparto che divide i consumatori è quello della pelletteria e quella realizzata in laboratorio potrebbe essere una valida alternativa a livello qualitativo e sostenibile. I pellami creati artificialmente, spiega, sono belli e il risultato è lo stesso, ma dietro c'è una trasformazione manifatturiera. Tra i marchi interessati a introdurre questi materiali per la produzione di borse e accessori ci sarebbe anche Chanel.