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3 Giugno 2020

Il delisting di Luckin Coffee

La società non è stata abbastanza trasparente sulla sua contabilità

Luckin Coffee, la catena cinese di caffetterie che doveva dare filo da torcere a Starbucks, ha ricevuto una notifica di delisting dal mercato. La richiesta è motivata con ragioni di pubblico interesse e incapacità pregressa di fornire informazioni rilevanti. La decisione arriva dopo lo scandalo dei dati delle vendite truccati. La compagnia - che ha recentemente licenziato la ceo Jenny Zhiya Qian e il direttore operativo Jian Liu per questo motivo - non ha risposto in modo sufficiente e chiaro alle domande che il listino tecnologico le aveva posto. Ora Luckin ha richiesto un'audizione dinanzi a un panel del Nasdaq, che dovrebbe verificarsi tra circa 30 giorni e farà appello alla decisione. Nel frattempo, il titolo è stato riammesso agli scambi dopo un periodo di sospensione ma con esiti non proprio incoraggianti. E' passato solo un anno da quando la catena di caffetterie più grande della Cina è diventata pubblica negli Usa con una valutazione di quasi tre miliardi di dollari, arrivando poi a valerne anche 13. Dopo lo scoppio dello scandalo però la sua capitalizzazione di mercato è scesa sotto i 700 milioni. Luckin Coffee è stata fondata nel 2017 ed è entrata a far parte del Nasdaq nel 2019. La società si è rapidamente espansa in due anni riuscendo ad attrarre ingenti investimenti da parte di grandi operatori come BlackRock e il fondo sovrano di Singapore Gic. Lo sviluppo è stato alimentato da una strategia di marketing aggressiva e, secondo quanto riferito, l'azienda avrebbe speso il triplo di quanto guadagnato per crescere. Oggi ha 4,500 negozi nella Cina continentale, per lo più focalizzati sulla consegna e situati in back-corner a basso costo. Luckin ha rivelato all'inizio di aprile che il suo coo Jian Liu aveva gonfiato i numeri del 2019 comunicando vendite per un importo di circa 310 milioni di dollari e su quelle cifre la società aveva fatto affidamento per presentarsi agli investitori, vendere azioni secondarie e offrire obbligazioni convertibili. Dopo l’ammissione delle irregolarità contabili il 7 aprile è arrivata la sospensione dalle contrattazioni sul Nasdaq che è durata per sei settimane. Dall'inizio dell'indagine interna sulla frode contabile, Luckin ha sospeso o posto in congedo altri sei dipendenti, che erano o coinvolti o a conoscenza delle transazioni ritoccate.

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