Tempi duri per il Cirque du Soleil, compagnia circense acquisita da Tpg nel 2015 e che è stata costretta a cancellare tutti i suoi spettacoli a causa dell'epidemia di coronavirus. Ora, secondo quanto scrive Reuters, starebbe valutando diverse opzioni di ristrutturazione del debito tra cui una potenziale dichiarazione di fallimento. La società di base a Montreal ha dovuto licenziare temporaneamente la maggior parte del suo personale e ora sta lavorando con i consulenti alla ristrutturazione per far fronte a una crisi di liquidità e ai debiti che ammontano a più di 900 milioni di dollari. I licenziamenti hanno interessato oltre 4.600 dipendenti, ovvero circa il 95% della sua forza lavoro. A dicembre il gruppo aveva una disponibilità di 105 milioni di dollari di cui 20 milioni in contanti e il resto da una linea di credito revolving, secondo Moody, ma quest'anno rischia di doverne sborsare circa 165 per rimborsi di biglietti e fare fronte ad altri imprevisti simili. In più ci sono le difficoltà pregresse. Sulla società infatti grava un debito da 950 milioni, in parte legato al buyout del 2015, che è 7,3 volte l'ebitda dell'anno scorso. Con poche attività vendibili, scrive Reuters, manca una rete di sicurezza in questa situazione. A risentirne sono Tpg, socio con una quota del 55%, e Casse de dépôt et placement du Québec, che ha raddoppiato la sua partecipazione il mese scorso toccando quota 20%.