Il consiglio di amministrazione di Trevi, gruppo di ingegneria specializzato in grandi opere del sottosuolo, ha approvato gli accordi di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell'indebitamento. Nel dettaglio, il piano prevede un aumento di capitale da 130 milioni che i soci Fsi (che fa parte di Cdp) e Polaris si sono detti disponibili a sottoscrivere per 77,4 milioni. Il resto sarà garantito dalle banche finanziatrici attraverso la conversione dei crediti. Sempre nella manovra è prevista la conversione di 63 milioni di euro di crediti da parte delle banche e nuove linee di credito per 41 milioni oltre alla conferma di quelle già esistenti per 200 milioni. I proventi derivanti dall'operazione di dismissione delle società vendute al gruppo indiano Megha per un enterprise value di 140 milioni saranno utilizzati per il rimborso dell'indebitamento delle società. Approvata anche la proposta di raggruppamento azionario secondo un rapporto di un azione ordinaria ogni 100 azioni esistenti da eseguire prima dell'avvio dell'aumento di capitale in opzione e in un secondo raggruppamento da eseguirsi in base al medesimo rapporto di 1 a 100 dopo l'aumento di capitale.