Il Fondo interbancario per la tutela dei depositi torna a esaminare la situazione del gruppo Carige. Mercoledì 19 giugno si è tenuta una riunione del cda che aveva all'ordine del giorno anche il salvataggio dell'istituto ligure. Gli scorsi giorni il fondo avrebbe ricevuto una proposta preliminare, probabilmente da parte di Apollo Management. Non si trattava di un'offerta vera e propria ma in ogni caso il documento è stato accolto freddamente per via delle condizioni poste per investire nella ricapitalizzazione dell’istituto. Il documento infatti prevedrebbe per Apollo un aumento di capitale da circa 500 milioni (contro i 720 milioni previsti da BlackRock). Tra le richieste anche quella che il bond da 320 milioni sottoscritto dallo Schema volontario a fine dello scorso anno debba essere acquistato dal Fondo obbligatorio. In questo modo le banche italiane, tramite il Fitd, si ritroverebbero ad essere azionista di maggioranza della banca.
Non si tratta comunque dell'unica opzione su cui stanno lavorando i tre commissari di Banca Carige nominati dal Tribunale e gli advisor di Ubs. Parteciperebbero alle trattative almeno tre soggetti: Warburg Pincus, Blackstone e, in posizione più defilata, il fondo Varde. Resta al centro delle trattative il piano che i commissari hanno presentato a febbraio che ha alla base un aumento di capitale da 630 milioni di euro e una riduzione dei costi del 5%.