È stata pubblicata dal Dipartimento del Tesoro la consultazione che AIFI chiedeva da tempo per consentire ad una platea di clientela private più ampia l’accesso ai fondi alternativi riservati. La bozza contiene degli spunti apprezzabili ma presenta alcune criticità che dovranno essere affrontate in sede di commenti al testo. Si prevede l’abbassamento della soglia minima di investimento degli investitori non professionali in FIA riservati da 500.000 a 100.000 euro, con un limite di concentrazione rispetto al patrimonio finanziario dell’investitore pari al 10%. In questo la bozza risponde alle richieste di AIFI. Viene però specificato tra i criteri che la percentuale di diversificazione sia calcolata sul portafoglio finanziario dell’investitore depositato presso uno stesso intermediario. Ciò ridimensiona la portata della novità circoscrivendo l’accesso dell’investitore ai prodotti alternativi esclusivamente nell’ambito di un rapporto di consulenza finanziaria. L’associazione cercherà di proporre soluzioni in sede di consultazione.